Il campione paraolimpico Federico Morlacchi incontra gli alunni della Bonfigli

Il campione Fedrico Morlacchi incontra gli alunni dell'Istituto Bonfigli

La biblioteca “Rodari” di San Mariano regala agli alunni dell'Istituto Bonfigli di San Mariano un importante evento che vede come protagonista il campione di nuoto paralimpico Federico Morlacchi. Il progetto si inserisce nel Bando Città che legge 2018, promosso da Cepell e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di cui Corciano è risultato vincitrice insieme ad altri cinque Comuni Umbri Bastia Umbra, Guado Tadino, Gubbio, Spoleto e Todi per le migliori proposte presentate dai Comuni italiani in possesso della qualifica di “Città che legge” nella sezione riservata a quelli con popolazione compresa tra i 15000 e 50000 abitanti.

Stamattina i cento ragazzi delle classi terze della scuola secondaria Bonfigli di San Mariano hanno ripercorso, insieme al protagonista, la storia del campione.

Rio 2016: con un oro e tre argenti olimpici, Federico Morlacchi raggiunge la vetta del nuoto paralimpico mondiale. Dopo aver conquistato i Mondiali di Montreal nel 2013, dove realizza anche il record del mondo con i 100 Delfino, abbattendo il muro del minuto con il tempo di 59''63, il giovane nuotatore fa incetta di ori agli europei di Eindhoven nel 2014 e a quelli di Fuchal nel 2016. A soli 23 anni, si può considerare, a pieno titolo, uno dei più grandi nuotatori italiani. La sua, tuttavia, non è solo una vita di successi e gloria. Federico nasce con un'ipoplasia congenita alla gamba sinistra, cui aggiunge, nei primissimi mesi di vita altri gravi problemi di salute. Superata una miriade di difficoltà, trascorre serenamente la sua infanzia,finché non scopre, quasi per caso, la grande passione della sua vita: il nuoto. Malgrado un talento eccezionale, e un'attitudine straordinaria alla competizione, deve affrontare molti ostacoli insidiosi lungo il suo cammino, deve confrontarsi con avversari straordinari e, soprattutto, con i suoi stessi limiti e con le sue paure, fino a conquistare i traguardi più ambiziosi. Il libro che ha scritto, Nato per l'acqua, non si limita a celebrare un campione, narra la vicenda di un bambino che non si lascia abbattere dalla sventura e che, al contrario, utilizza il suo handicap come un trampolino verso la sfida più alta, quella di diventare l'uomo straordinario che è oggi. Le domande dei ragazzi e i lunghi e fragorosi applausi hanno letteralmente inondato, proprio come la pioggia battente che ha fatto da sfondo magico a tutto l'incontro, il campione che, come per magia, si è ritrovato nel suo ambiente più familiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Categoria: Scuola Secondaria I gradoData di pubblicazione: 04/10/2019
Sottocategoria: Attivitá e laboratori a.s. 2019/2020Data ultima modifica: 04/10/2019 08:56:51
Inserita da AdIreVisualizzazioni: 1037
Top news: NoPrimo piano: No