INCONTRO CON L' AUTORE
È noioso un libro presentato in modo noioso. Un libro che l'insegnante non ama, ma che deve infilare per forza nel programma di quell'anno. È noioso un romanzo letto quando non è ancora il momento di affrontare quella storia. Sono noiose le pagine assegnate e mandate giù senza capire realmente che cosa dicono. Sono noiosi i libri noiosi e anche quelli che non lo sono, se le persone che ci circondano ci convincono che sia così. Ma se riusciamo a superare la difficoltà nell'interpretare un testo e la conseguente noia della pagina, il potenziale lettore si ritroverà davvero a contatto con quello che lo scrittore intende raccontargli. Andrà avanti, non per dovere, né perché ritiene importante informarsi o diventare migliore, ma solo perché troverà tra le pagine qualcosa che gli parla. E molto spesso quello che gli adolescenti cercano è il racconto della rabbia e del veleno che sentono dentro e fuori di sé. Devono averlo, è un loro diritto. Leggeranno cose che sentono, non quelle che educano (ammesso che esistano e che possano realmente educare).
I libri che i ragazzi sentono non sono noiosi: li rendono noiosi tutti quelli che vogliono spegnerli prima di metterli in mano ai ragazzi.Con l’incontro di sabato 22 febbraio si è concluso il progetto che l’Istituto Comprensivo ha dedicato alla lettura con il conseguente incontro con gli autori, previsto nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Il progetto rappresenta una tradizione per l’Istituto, che da sempre sostiene l’importanza didattica della lettura, foriera di tante competenze legate alla socializzazione, alla comunicazione verbale e scritta, alla capacità di sintesi e alla comprensione del testo.
Saper leggere è essenziale per reperire informazioni, per ampliare conoscenze, per ottenere risposte di senso. La cura della comprensione di testi, anche utilizzando il dibattito e il dialogo intorno ai testi presentati, è esercizio di fondamentale importanza. La nascita del gusto per la lettura produce aumento di attenzione e curiosità, sviluppa la fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare i racconti e le storie di ogni civiltà e tempo, avvicina all’altro e al diverso da sé. Il nostro Istituto si prefigge come obiettivo di promuovere la pratica della lettura come attività autonoma e personale che duri per tutta la vita.
Durante l’anno, i ragazzi hanno ricevuto un libro dell’autore scelto dai docenti che hanno animato la lettura in classe cercando di creare un clima di attesa per l’arrivo dell’autore e motivando i ragazzi alla lettura. In questo modo tutti hanno goduto della lettura dei libri senza sentirne l’obbligo. L’incontro con l’autore è una delle strategie attraverso cui proporre un’immagine viva e dinamica del libro e favorire la scoperta della lettura come momento di fruizione libera e piacevole.
Momenti diversi, previsti per le classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto , hanno visto l’avvicendarsi di due autori (Sara Allegrini e Giovanni Dozzini) che hanno affrontato tematiche coinvolgenti e toccanti vicine al mondo dell’adolescenza, ma anche degli adulti, come il mettersi alla prova e affrontare le proprie paure. Gli appuntamenti si sono aperti il giorno 11 febbraio con l’autrice perugina Sara Allegrini che ha incontrato le classi seconde dell’Istituto. L’autrice è anche una docente che da anni si dedica alla letteratura per ragazzi. Gli incontri hanno avuto come soggetto il libro La rete edizione Mondadori, romanzo ambientato in un bosco dove i tre ragazzi protagonisti vengono prima scaraventati dentro poi guidati da una figura misteriosa che lascia loro dei foglietti di carta con su scritto cosa fare, se vuoi andare avanti, sopravvivere e sperare di uscirne. Nel bosco, da soli o con l'unica compagnia di un gatto malconcio o di un cane da guardia, senza cellulare, si lavora, si legge, ci si mette in discussione tutti, genitori e figli perché quando qualcosa va per il verso storto serve qualcuno che ti insegni come piantare il seme di una nuova pianta da cui far germogliare nuovi frutti. Il libro fa riflettere sulle difficoltà presenti ormai in molti rapporti genitori-figli fino ad arrivare a non avere più chiari né spazi né ruoli e su quanto costi chiedere aiuto.
Le classi terze hanno incontrato, nell'arco di quattro mattine, l'autore Giovanni Dozzini, anche lui umbro (anzi, come lui stesso ama ribadire, di Ponte Valleceppi) vincitore per l'Italia, con il libro E Baboucar guidava la fila edizione Minimum Fax, della decima edizione del premio Ue per la letteratura. La tematica del romanzo è quella della migrazione e racconta la storia di quattro richiedenti asilo arrivati in Italia dopo aver attraversato l'Africa e il Mediterraneo. E qui il concetto che maggiormente ha colpito i ragazzi è quello di libertà. E' proprio vero che tutti siamo liberi di fare un bagno in piscina, trascorrere una giornata al mare, avere uno smartphone o guardare insieme agli amici una partita di calcio al bar? Sembra che nessuno, più di quei ragazzi che lasciano tutto per intraprendere un viaggio pieno di insidie sia libero, in realtà, nel momento in cui sperano di essere arrivati, la loro libertà è molto limitata e diventa l'unica cosa che cercano di preservare.
Agli studenti capita spesso, una volta terminato un libro, di desiderare un incontro con l'autrice o l'autore, per poter scambiare delle riflessioni o per dare una risposta alle mille domande che sono sorte durante la lettura. Ci sono delle autrici e degli autori capaci, grazie all’intensità dei loro racconti e alle loro personalità, di far immergere così tanto nella storia narrata da farci sentire molto vicini a loro. Da qui, a fine libro, scaturisce in chi lo ha letto la voglia di incontrarli: le domande che si vorrebbero porre sono molte, così come le curiosità sui frammenti della narrazione che più ci sono rimaste impresse. A volte il desiderio è quello di conversare del tema che lega le vicende dei protagonisti, per conoscere più a fondo la loro opinione; capita anche che, dopo tante ore di lettura, siano gli stessi scrittori ad instillare la voglia di incontrarli nella speranza che possa nascere un’amicizia con una persona percepita come interessante o affine, pur non avendola ancora incontrata.
"E' sempre bello e istruttivo sottoporsi al fuoco di domande dei ragazzi, così giovani eppure profondi e incisivi nelle loro osservazioni. Sinceramente, trovo ancor più incoraggiante e significativo incontrare insegnanti che svolgono con tanta passione il loro lavoro, e trasmettono questa passione, tangibile, concreta, ai ragazzi. Convincendoli addirittura a mettere da parte il cellulare per qualche ora, per perdersi nel bosco coi personaggi di un libro, accendendo e alimentando in loro la curiosità di scoprire come la storia va a finire. Grazie di tutto; le parole non bastano per spiegare la soddisfazione di vedere la luce che una storia ha acceso negli occhi di tutti quei ragazzi. Spero di rivederci presto,
Sara Allegrini
Alla Bonfigli
Hanno letto il libro, mi aspettano seduti con in mano i fogli su cui hanno appuntato le loro domande. Mi guardano con occhi carichi di attesa o di noia, ma tutti si aspettano che dica qualcosa di significativo, o perlomeno di intelligente. Uno scrittore in classe, non capita tutti i giorni. Non è mai semplice, e a maggior ragione non lo è davanti a decine di ragazze e ragazzi di quattordici anni. Sono già stato in molte scuole a parlare di 'Baboucar', credo di poter essere ragionevolmente certo di un paio di cose. La prima: tra le tante domande inevitabili sentite mille volte ce ne saranno alcune inedite e sorprendenti, dirette, chiare, spiazzanti. La seconda: in ogni caso sarà una storia diversa da tutte le altre. Stamattina, domani, ieri, San Mariano, Corciano, Mantignana, ogni classe un clima diverso, un grado di tensione a sé. Minuto dopo minuto, un'ora dopo l'altra, due, il tempo necessario. E mi ricorderò i nomi, le facce, gli occhiali, le felpe, i capelli, mi ricorderò le voci incerte e gli sguardi seri. In casi del genere mi pare che ostinarmi a continuare a scrivere i miei libri abbia un senso palpabile, reale. Le scuole, per lo scrittore che cerco di essere, sono una necessità e una benedizione.
Giovanni Dozzini
Categoria: Scuola Secondaria I grado | Data di pubblicazione: 26/02/2020 |
Sottocategoria: Attivitá e laboratori a.s. 2019/2020 | Data ultima modifica: 27/02/2020 08:52:29 |
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