27 gennaio 2020 Il futuro della Memoria
Stamattina tutti ascoltiamo le parole “vive” di Piero Terracina. Quattro anni fa abbiamo avuto il grande privilegio di ospitarlo nella nostra scuola e il racconto della sua vita, simile a quello di milioni di Ebrei, ha rappresentato la nostra più toccante lezione di storia e di vita. Verso Piero sentiamo un dovere dal quale non possiamo proprio prescindere: gli dobbiamo il rispetto per la sua storia, per il suo coraggio, per il suo racconto. Rispetto che oggi, ancora più di ieri, dobbiamo e vogliamo tradurre in impegno di cittadini consapevoli e di teste pensanti. Nella consapevolezza che la conoscenza del passato sia il miglior mezzo per muoversi nel presente, ci adoperiamo nel perseguire la conoscenza e usarla come unica arma di pace e Memoria.
Memoria è la parola di questa giornata, ma una parola non potrà mai esprimere il gelo che si insinua nelle mie ossa, è una morsa ghiacciata che ricorderò per sempre e che cercherò di trasmettere.
Oggi ho capito che non è sufficiente distinguere il bene il bene dal male, quest'ultimo va affrontato, fronteggiato ed eliminato.
Le parole di Piero arrivano dritte al cuore e lo fanno piangere.
Piero ci ha aperto gli occhi su una dolorosa verità che, purtroppo, già conoscevamo, ma la sua testimonianza ha amplificato la consapevolezza di quello che gli uomini, fomentati dalla paura e dall'odio possono creare. Alla fine una frase mi ha rincuorata: “quando tornai dall'inferno, perché nell'inferno sono stato, i miei amici non mi lasciarono solo.
Come dice Piero: “la memoria è un filo che che collega il passato passando per il presente, che prosegue nel futuro” ed è vero. Abbiamo bisogno di questo per riuscire ad essere persone migliori. Noi siamo la voce di tutte quelle persone che sono morte per colpa di quell'inferno... ed è oggi il momento di urlare!
Mi fa terrore pensare a quanto le persone possano essere crudeli e senza cuore di fronte alle diversità. Penso che tutto questo odio sia davvero privo di senso.
Piero ci ha lasciato un grande messaggio: mai sottovalutare l'odio. Speranza, amore, cultura, conoscenza e Memoria sono le armi per abbatterlo.
La mia emozione più grande è stata quando l'ho visto sorridere ai ragazzi, lì ho pensato che per lui raccontare e tramandare la memoria sono ciò che dopo il buio gli hanno fatto rivedere la luce. Racconterò le sue parole, un giorno, ai miei figli.
Categoria: Scuola Secondaria I grado | Data di pubblicazione: 28/01/2020 |
Sottocategoria: Attivitá e laboratori a.s. 2019/2020 | Data ultima modifica: 27/02/2020 00:16:13 |
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